L'Italia si avvia a conquistare il primato di primo paese al mondo con un programma sistematico di screening della celiachia in età pediatrica.
Lo scorso 23 maggio, infatti, la Camera dei Deputati ha approvato una proposta di legge per la "definizione di un programma diagnostico per l’individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica".
Sulla base della norma approvata il ministro della Salute dovrà definire i criteri per l’adozione di un programma pluriennale per l’individuazione degli anticorpi del diabete di tipo 1 e della celiachia. L'obiettivo del progetto è quello di diagnosticare precocemente le due patologie, per iniziare tempestivamente i trattamenti e ridurre così il rischio di complicanze. Per l'attuazione del programma di screening è previsto un fondo di 3,85 milioni di euro all'anno per il 2024 e per il 2025, che diventeranno 2,85 milioni di euro all'anno dal 2026.
Screening e campagne d’informazione per ridurre i casi non diagnosticati
La proposta approvata dalla Camera prevede anche l’istituzione di un Osservatorio nazionale sul diabete tipo 1, presso il ministero della Salute, con il compito di studiare ed elaborare le risultanze dello screening e pubblicare annualmente una relazione nel sito del ministero. Il ministero dovrà, quindi, promuovere campagne periodiche di informazione e di sensibilizzazione sociale su diabete e celiachia. Per queste attività è autorizzata la spesa di 150.000 euro annui a decorrere dall’anno 2024.
All'elaborazione del progetto di screening ha partecipato anche l’Associazione Italiana Celiachia, (AIC). Rossella Valmarana, Presidente di AIC ha dichiarato: "Consideriamo molto positivo che le istituzioni prestino la giusta attenzione alla diagnosi di celiachia, malattia fortemente sottostimata in Italia, dove solo il 40% dei pazienti ha una diagnosi e può accedere alle cure. Non dimentichiamo mai che un celiaco non diagnosticato si espone al rischio di complicanze anche molto gravi, vedendo peggiorata la propria salute e la qualità della vita, oltre a gravare sulla sanità pubblica. Fare diagnosi di celiachia è una forma di prevenzione.”
La presidente Valmarana ha espresso la soddisfazione dell’AIC anche per la nascita dell’Intergruppo Parlamentare sulla Celiachia, Allergie e AFMS (alimenti medici a fini speciali): “Seguiremo l’attività dell’Intergruppo - ha detto Valmarana - con la volontà di fornire ogni utile contributo per le iniziative a favore dei pazienti celiaci. Alla nostra attenzione anche l’iter legislativo del disegno di legge per la modifica della L. 123/05, con alcune delle istanze da tempo portate avanti da AIC: il completamento della digitalizzazione in tutte le Regioni e Province Autonome, circolarità del buono, formazione degli operatori della ristorazione, strumenti per il miglioramento della performance di diagnosi e follow up della celiachia”.