Intolleranza al frumento e sintomi gastrointestinali cronici in uno studio basato sulla popolazione australiana: correlazione tra sensibilità al frumento, celiachia e disturbi gastrointestinali funzionali

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La sensibilità non celiaca al glutine o al frumento è una sindrome clinica caratterizzata da sintomi gastrointestinali (GI) o extra-intestinali (EI) dovuti all’ingestione di glutine o di alimenti contenenti frumento e che non può essere spiegata da altre diagnosi.

I sintomi attribuiti al frumento o al glutine sono simili a quelli riportati da pazienti con un disturbo gastrointestinale funzionale e in particolare con dispepsia funzionale o sindrome dell'intestino irritabile (SII).

Questo studio si proponeva di stimare la prevalenza e le variabili dipendenti di SRWS in un campione generale di popolazione australiana e di relazionarle oltre a comorbilità diverse tra cui la patologia autoimmune e a una diagnosi Roma III modificata di dispepsia funzionale o SII, anche a fattori demografici. Lo studio si prefiggeva inoltre di definire la prevalenza di celiachia diagnosticata da un medico e la sua correlazione con sintomi gastrointestinali cronici, oltre che con disturbi gastrointestinali funzionali compresa la SII e la dispepsia funzionale.

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Nel 2015 è stato inviato il sondaggio postale “Digestive Health and Wellbeing” (Salute e benessere digestivi) a un totale di 8499 partecipanti selezionati a caso dalle liste elettorali. Un totale di 3542 persone (43,1%) ha restituito il questionario, di cui 3115 ne avevano compilato tutte le parti necessarie per permettere la formulazione di una diagnosi di SRWS e avevano i requisiti necessari per rendere possibile l’analisi del fattore di rischio.  Sono stati esclusi tutti quelli che avevano una diagnosi medica di malattia infiammatoria intestinale (MII) o carcinoma/polipi al colon. Il “Total Design Method” di Dillman è stato utilizzato per il follow-up dei “non-responder”. L’età media dei responder era di 57,1 anni (range: 18-115 anni), di cui il 46,9% era di sesso maschile. Tra i “responder” la percentuale di donne o di persone anziane era leggermente superiore rispetto a quella dei “non-responder”.

L’1,2% del campione di questa popolazione aveva ricevuto una diagnosi medica di celiachia e, sulla base della definizione applicata, il 14,9% segnalava una SRWS. Entrambi i risultati sono coerenti con relazioni precedenti di prevalenza di questi stati di salute. La prevalenza di dispepsia funzionale e SII in questo campione era rispettivamente del 16,2% e del 12,9%, di cui, in conformità con i criteri SII Roma III, il 19,2% presentava IBS-C, il 25,2% IBS-D, il 52,1% IBS-M e il restante 3,5% la IBS-U.

Dei 18 sintomi valutati, tutti erano significativamente associati a una diagnosi di SRWS in coerenza con studi precedenti che indicavano la presenza di gonfiori, dolori addominali e abitudini intestinali anomale associate alla SRWS. Tutti i sintomi erano più frequenti nella coorte SRWS, suggerendo così che il frumento, se ne è la causa, potrebbe indurre un’ampia gamma di sintomi e avvalorare così precedenti analisi dei sintomi in questo gruppo di pazienti. La segnalazione di sintomi addominali multipli e anche una maggiore frequenza di tutti i sintomi valutati era più possibile nella coorte con SRWS piuttosto che in quella senza SRWS.

È stata inoltre osservata una correlazione importante tra la diagnosi di SRWS e i disturbi gastrointestinali funzionali, comprese la SII e la dispepsia funzionale. Nella coorte SRWS, la prevalenza di SII era del 35,1%, quella di dispepsia funzionale del 31,3% e il 45,3% soddisfaceva i criteri per un disturbo gastrointestinale funzionale (SII o dispepsia).

Nella coorte CD, la prevalenza di sintomi coerenti con la dispepsia funzionale era del 38,9% rispetto al 15,9% della popolazione non affetta. La prevalenza di sintomi SII nella coorte CD era del 25% rispetto al 12,7% della coorte non affetta. I criteri sintomatici per un disturbo gastrointestinale funzionale erano presenti nel 47,2% dei pazienti celiaci. Questi ultimi hanno anche segnalato livelli significativamente maggiori di sintomi gastrointestinali rispetto agli individui non affetti.

Per concludere, la percentuale di coloro che dichiaravano di soffrire di un'ampia gamma di sintomi era significativamente maggiore nella coorte con SRWS rispetto a quella della popolazione non affetta; la sindrome è quindi indipendentemente associata a disturbi gastrointestinali funzionali, SII e dispepsia funzionale. Almeno la metà di coloro con SRWS (45%) ha di base un disturbo gastrointestinale funzionale. I pazienti con una diagnosi medica di celiachia riferiscono anche alti tassi di diversi sintomi gastrointestinali ed è più probabile che soddisfino i criteri diagnostici di dispepsia funzionale e SII.

Fonte

Potter MDE, Walker MM, Jones MP et al. American Journal of Gastroenterology 2018; 113(7):1036-1044