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Almeno un terzo dei pazienti con malattia celiaca è esposto ad una quantità di glutine superiore a quello consentito nonostante i loro sforzi per mantenere la dieta.

Per verificare i possibili squilibri nutrizionali riscontrabili nei soggetti che seguono una dieta senza glutine, il gruppo di ricerca GLUTEN3 dell’Università dei Paesi Baschi (UPV/EHU) ha effettuato una revisione dettagliata degli studi più recenti disponibili su questo tema.

Per la prima volta uno studio italiano quantifica direttamente l’esposizione accidentale nei bambini celiaci.
Nel corso dello studio sono stati analizzati oltre 400 campioni alimentari, tra cui anche le preparazioni domestiche. 

In un recente intervento, il dietista Nick Trott, del Royal Hallamshire Hospital di Sheffield (UK), ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra gastroenterologo e dietista esperto del trattamento della celiachia ed altri disturbi glutine-dipendenti.

Questa revisione sistematica ha analizzato l’aderenza a una dieta senza glutine, i fattori di rischio che la compromettono e le conseguenze della mancata osservanza della dieta nei pazienti pediatrici con celiachia.